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Vincenzo Russo
A cura di Gianpaolo Necco


Vincenzo Russo, napoletano, segue la scia dei poeti napoletani.
Quelli che, per intenderci, hanno ben stampato nel proprio Dna non solo la cartolina di Napoli nota in ogni parte del globo, che col Vesuvio da una parte e la collina di Posillipo col pino dall'altro, fanno da cornice al golfo ed alla stessa città. Russo, però, non trasmette solo il tratto estetico della sua terra ma anche tutto ciò che la città stessa contiene.

Così l'umanità che la popola gli comunica naturalmente, spesso anche teatralmente, perché il napoletano è principalmente "attore" e non è assolutamente un luogo comune, tutte quelle cose che accadono nel nostro quotidiano, che Vincenzo racconta in versi. C'è la gioia di vivere nelle sue frasi, non sempre a rima baciata, ma chiare, che vanno dritto al punto. Ma c'è anche il dolore, la meraviglia e il disincanto, tanto da raggiungere livelli di pura esaltazione ed elogio delle parole, scaturite da un fatto di cronaca, da una mamma coi figli, da un artigiano al lavoro, da un malato in corsia e così via.

Materiale per ispirazioni continue, Napoli ne offre in quantità industriali e, quindi, c'è anche l'amore. Quale napoletano non è innamorato almeno una ventina di volte al giorno? Quale napoletano non invia mentalmente una rosa ad ogni fanciulla che vede sul suo cammino ed in cuor suo la sente sua, fino all'incontro con la prossima? C'è spazio anche per i guai che accadono oltre che a Napoli, nel resto del mondo e Vincenzo propone anche ritorni al passato quando, per le guerre di conquista, morivano a migliaia in nome della patria; ci ricorda anche che le guerre di oggi, quelle di camorra e di bestialità, ma anche quelle oltre confine, accadono ad ogni momento e ci rendono irascibili e indifferenti, egoisti e strafottenti.

Il poeta napoletano è cresciuto, come tanti suoi amici che hanno preso la strada del teatro e della musica, a San Giorgio a Cremano, a pochi chilometri da Napoli, quasi un suo quartiere. La città che ha fatto conoscere al mondo il grande ed inimitabile attore Massimo Troisi, morto quando era nel pieno della sua maturità artistica. Lui cerca di ricordare i suoi insegnamenti, non tenta di imitarlo, pensa solo a rendergli onore, cercando tra le parole quelle pulite, quelle che non offendono, che lasciano il segno più di una frustata, ma che, in fondo alla pagina, si trasformano in una speranza nel domani che solo un napoletano, poeta per nascita e scrittore per diletto, sa descrivere, utilizzando a fin di bene tutti i sentimenti degli umani.




Curriculum Letterario di Vincenzo Russo





Vincenzo Russo

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Libri Pubblicati:

Il Treno dei sogni
Edizioni Homo Scrivens 2022
Le Pezzentelle
Edizioni Homo Scrivens 2020
Barbie e il bullo (contrasto al bullismo)
Edizioni Billeci 2019
Il Capocella
Edizioni Homo Scrivens 2017
Distrazioni di massa
Edizioni Homo Scrivens 2016
Una vita fa
Edizioni Homo Scrivens 2014
Che bello lavorare!
Edizioni Homo Scrivens - 2012
Radio Giuseppina
Edizioni Boopen (led) - 2010
Che fine ha fatto la cicogna?
Edizioni Spring - 2008
Il Treno dei Sogni
Edizioni Spring - 2006
Intorno a Te...
Edizioni Spring - 2004
Il Magico Scenario
Edizioni Libro Italiano - 2003
Fabula Impresa 1
Comunicazione Interna TIM
Fabula Impresa 2
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